Viaggio in Costa d’Avorio – Alessandro


Alessandro. Se c’è una persona dietro tutto quello che Terre des hommes è riuscita a fare in questi anni in Costa d’Avorio è sicuramente lui, il mio ospite e compagno di viaggio in Costa d’Avorio. La dimostrazione che dietro ogni organizzazione e dietro ogni successo alla fine ci sono sempre delle persone, persone in grado di fare la differenza con il loro entusiasmo, la loro forza d’animo, il loro spirito positivo e intraprendente, il loro coraggio di rischiare e mettersi in gioco, la grande passione e umanità.

Avevo incontrato più volte in sede Alessandro e ci eravamo stati istintivamente simpatici, pur essendo due tipi completamente diversi, sia fisicamente che caratterialmente. Ma, sul campo, Alessandro, questo fiorentino verace, cuore e maglia viola compresi, mi ha letteralmente conquistato, con la sua simpatia innata e con la sua grande capacità di entrare in relazione sincera con gli altri.

Abbiamo trascorso ore a parlare. Fino a tarda notte sotto la veranda della sua casa; in auto lungo i tanti trasferimenti; nelle ripetute cene al Quai, nel vecchio quartiere francese di Grand Bassam, ovunque capitasse. Di cooperazione, di programmi per l’infanzia, di aids e prostituzione in Costa d’Avorio, fundraising e comunicazione, adozione a distanza e sostenitori, degli ivoriani, dei loro scontri, di una certa loro teatralità, delle loro 69 etnie, dei partner locali, di Terre des hommes, di amici comuni, di cibo, di italiani in Costa d’Avorio e, ovviamente, da bravi italiani, di donne e di calcio.

Insieme abbiamo lavorato a un nuovo progetto sull’acqua nei villaggi della Regione di Grand Bassam, abbiamo incontrato ministeri, funzionari di ambasciata e dell’Unione Europea, colleghi di altre Ong, espatriati di ogni tipo, partner locali, medici, ostetriche, infermiere e operatori sociali, gente comune e ragazzi di strada, imprenditori e politici locali, condividendo spesso impressioni, idee e prospettive, ma soprattuto abbiamo fatto tutto questo sempre con il sorriso sulle labbra, convinti che il nostro lavoro si può fare sempre con uno sguardo allegro e partecipato.

Quest’ultima puntata del mio diario di viaggio in Costa d’Avorio non potevo che dedicarla a lui e al suo lavoro con i beneficiari, i collaboratori e i partner. E, con uno strappo alla regola, invece che con la maglia di Terre des hommes, voglio salutarlo con la sua inseparabile maglia da tifoso viola… So che ti farà piacere!

Ciao Ale, ci si vede presto.

ps.: la Costa d’Avorio mentre scrivo è ormai lontana. Sono tornato in Europa, prima Milano, poi Amsterdam e L’Aja per un seminario di Terre des hommes, poi di nuovo Milano, in ufficio, a riprendere in mano la programmazione dei prossimi sei mesi che metterà alla prova tutta l’organizzazione tanta e tale sarà la mole di lavoro. Ma la Costa d’Avorio mi rimarrà nel cuore e spero che un minimo di curiosità per questo bellissimo paese e per i progetti di Terre des hommes, dopo aver letto questo diario, prenda anche voi.

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3 pensieri su “Viaggio in Costa d’Avorio – Alessandro

  1. …troppo facile la distinzione sul “diversi fisicamente”…ma tanto ti ripiglio! Grazie di tutto…è un piacere operare con persone come te! A presto…abbiamo ancora tante cose da fare!

  2. Alessandro, que alegría eschar tu voz. Se había colado como Spam este blog pero lo he rescatado.

    Inchalà pudies ir a Costa d’ivoir o de marfil como le llamamos nosotros. Me temo que ya estoy un poco viejo.

    Aguantemos un poquito más y disfrutemos de las cosas que para nosotros valen la pena.

    Un abrazo Pep

  3. Hola Pep que alegria ver tus lineas! Hasta pronto…te escribere un correo el mas pronto posible! Y recuerda…tu nunca sera viejo!

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