Le ragioni per fare un blog: le lezioni del fine settimana

Tempo fa in una serie di post ho cercato di illustrare il dibattito intorno al perché fare un blog (qui, qui e qui). E in una “vecchia” presentazione ho ricordato che anche i nostri sostenitori (a differenza di quello che pensa Bruno Vespa) lo stavano già facendo: questo significa che molti di loro si aspettano che ne apriamo uno anche noi, che sono abituati al tipo di conversazione che si apre attorno a un blog, ma anche che loro stessi useranno il loro blog come cassa di risonanza per veicolare i contenuti del blog della nostra associazione. Questo però significa anche che useranno il loro blog, se delusi, per veicolare tutta la loro indignazione, la loro rabbia, nel caso la loro fiducia venga tradita.

Questa considerazione mi è tornata alla mente leggendo un bellissimo (anzi, strepitoso per qualità e tempismo) post di Francesco Quistelli che ha pubblicato il video in cui una blogger americana, Allison Beatty, attivista sul fronte dei diritti dei malati di diabete, ha denunciato lo storno di centinaia di migliaia di dollari da parte di due dirigenti della Juvenile Diabetes Research Foundation (JDRF) .

Francesco ne trae spunto per una serie di riflessioni che sottoscrivo in pieno e che vi consiglio di leggere sul suo blog (qui)

Ma i motivi per fare un blog possono essere tantissimi, e per molti di noi che hanno iniziato questa sfida pazzesca c’è sicuramente un intangible che ha un valore inestimabile: l’amicizia (quella che travalica il web e sbarca nelle nostre vite reali).

Quella nata con Francesco, Daniele e Ioana, ma anche quella nata con alcuni dei “ragazzi” del Crazy Marketing Network, Clyde (qui il post che ha riscaldato il mio fine settimana), Daniele (aka Viralavatar), Alex (il grigio) e Dr_Who che dopo un’appassionante serie di teaser (primosecondoterzoquartoquinto), ha pubblicato l’altro giorno un bellissimo video… per quelli che non sanno ancora cosa farsene di un blog.

Auguri Dr_Who. Ci vediamo presto a Roma.

Buona visione a tutti